Julius Evola. Un pensiero per l’età oscura.

Evola_copertina

Dalla quarta di copertina. Tradizione integrale, magia e politica. C’è un filo rosso, un interrogativo, che fa da sfondo all’intera opera di Julius Evola: nell’età moderna o – per dirla con le stesse parole del barone romano – nel Kali Yuga, l’età oscura, come può l’uomo accedere alla realizzazione spirituale? Tutte le sfaccettature del personaggio evoliano, dal pittore dada al teorico dell’individuo assoluto, dallo studioso della spiritualità originaria al filosofo della contestazione, sono il tentativo di rispondere a tale quesito. Il pensatore Evola ha sempre riposto nel soggetto, nell’«Io», il cardine della propria ricerca ideale. Dagli anni giovanili, segnati dalla personalissima ricezione dell’idealismo tedesco, che ha portato alla stesura della Teoria e fenomenologia dell’individuo assoluto; fino all’elaborazione del profilo “dell’individuo differenziato” di Cavalcare la Tigre. In questo percorso la speculazione evoliana è stata arricchita dallo studio di alcune delle grandi correnti dell’esoterismo tradizionale che ne hanno influenzato il pensiero. Un viaggio metafisico tra Oriente e Occidente. Attraverso il buddismo delle origini, la dottrina dei Tantra, la ricerca del sacro Graal e la via ermetica. Sforzi che aggiungono alla personalità di Julius Evola una sfaccettatura ulteriore, quella di storico del pensiero esoterico. Tratto ancora poco esplorato dagli studiosi del filosofo tradizionalista.

 

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